È giusto sgridare il cane? Come farlo nel modo corretto
cane-che-ha-rotto-vaso
Comportamento / Educazione / Lifestyle

È giusto sgridare il cane? Come farlo nel modo corretto

Sgridare il cane è una pratica spesso discussa tra i proprietari di cani e i professionisti della cinofilia. Ma è davvero efficace? E se sì, come farlo nel modo giusto senza confondere o danneggiare il cane? In questo articolo esploreremo quando è appropriato sgridare un cane e quali tecniche utilizzare per farlo in maniera efficace e sicura.

Il significato di “sgridare” il cane

Prima di tutto, è necessario chiarire cosa si intenda per sgridare un cane. Se con “sgridare” si intende utilizzare frasi come “Ehi, non si fa, il comportamento è sbagliato, picolino!”, probabilmente non sarà di grande aiuto. Il tono potrebbe sembrare più simile a un complimento e il cane, che non capisce l’italiano, potrebbe addirittura interpretarlo come una conferma positiva.

Se invece si intende imporre un limite al cane, quello che in cinofilia viene chiamato “inibizione”, allora può avere un senso. Inibizione significa creare un’associazione negativa che porti il cane a non ripetere un comportamento indesiderato. Tale intervento è utile? Dipende dalla gravità delle conseguenze dell’azione del cane.

Quando sgridare il cane è appropriato

Consideriamo una situazione concreta: il cane potrebbe saltare con le zampe sul un tavolo durante una cena e cercare di prendere del cibo che potrebbe fargli male, come cioccolato o ossa di pollo. In questo caso, sgridare il cane per impedirgli di mangiare qualcosa di potenzialmente dannoso è appropriato, poiché serve a proteggerlo da un pericolo immediato.

Alcuni dog trainer potrebbero suggerire alternative come distrarre il cane con un biscottino o utilizzare metodi più dolci, ma bisogna considerare il rischio associato. Se il cane si sta avvicinando a un oggetto pericoloso, come frammenti di vetro o una pianta tossica, non c’è tempo per utilizzare tecniche di rinforzo positivo. In situazioni critiche, è fondamentale usare una sgridata credibile per evitare il pericolo.

Come sgridare il cane nel modo giusto

Essere credibili

La cosa più importante quando si sgrida un cane è essere credibili. Il cane non capisce l’italiano e non interpreta il significato delle parole, a meno che non sia stato addestrato a farlo. Ciò che capisce è il tono della voce e la postura del corpo. Perciò, quando si vuole imporre un limite, è necessario usare un tono fermo e deciso.

Pensate ai toni della voce come un insieme di segnali che possono andare dal tono positivo, rassicurante, al tono fermo e deciso, necessario per correggere un comportamento errato. Frasi come “Eh, smettila!” o “Oh, basta!” devono essere pronunciate con un tono deciso e grave, senza ambiguità, per risultare chiare al cane. Questo non significa essere cattivi, ma piuttosto essere chiari e non creare confusione.

Evitare toni ambigui

Se si utilizza un tono intermedio, una sorta di “tono grigio“, il cane difficilmente capirà cosa gli si sta chiedendo. Il cane non è in grado di interpretare il linguaggio umano come noi, quindi toni confusi rischiano solo di innervosirlo e di peggiorare il comportamento. Essere coerenti nell’uso dei toni è fondamentale per far comprendere al cane quando un’azione è sbagliata.

Rinforzare il comportamento corretto

Dopo aver sgridato il cane, è importante anche rinforzare il comportamento positivo. Se, ad esempio, il cane si allontana dalla brace dopo essere stato sgridato, è utile lodarlo con un tono dolce e rassicurante, per fargli capire qual è il comportamento desiderato. L’alternanza tra sgridata e rinforzo positivo aiuta il cane a comprendere meglio quali sono i limiti e a comportarsi in modo adeguato.

Il tempo è un fattore cruciale: perché sgridare il cane dopo troppo tempo non ha senso

Un aspetto spesso trascurato riguarda il tempismo nel sgridare il cane. Il cane possiede una memoria a breve termine limitata, il che significa che associa i propri comportamenti alle conseguenze in modo quasi immediato. Se si decide di sgridare un cane anche solo dopo pochi minuti dall’azione indesiderata, il cane non sarà in grado di collegare la sgridata al comportamento errato. Ad esempio, se il cane ha fatto i bisogni in casa e viene sgridato dopo diversi minuti, non capirà il motivo della punizione. Anzi, potrebbe addirittura interpretare il rimprovero come una reazione imprevedibile del proprietario, generando confusione e ansia.

È fondamentale sgridare il cane immediatamente dopo il comportamento indesiderato, in modo che l’animale possa capire con precisione cosa ha fatto di sbagliato. Solo in questo modo la sgridata avrà un effetto educativo e contribuirà alla correzione del comportamento. Un educatore cinofilo sa bene che il tempismo è essenziale per una comunicazione efficace tra proprietario e cane: l’associazione tra comportamento e conseguenza deve essere chiara e avvenire in tempi molto rapidi per risultare comprensibile all’animale.

Ma quindi è giusto o sbagliato sgridare il cane?

Sgridare il cane non è sempre giusto o sbagliato: dipende dal contesto e dalla situazione. In alcuni casi, imporre un limite fermo è essenziale per garantire la sicurezza del cane e di chi lo circonda. Ciò che conta è essere credibili, utilizzare i toni giusti e saper bilanciare la sgridata con il rinforzo positivo. Essere chiari e coerenti nelle proprie interazioni con il cane aiuta a sviluppare una relazione sana, basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco.